Ottoemezzo
Teatro di pianura
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Teatro
del Montevaso |

O-scena
fiaba di me
con : Alessia Fontanesi, Sara Nicoletti,
Francesca Pompeo, Angela Speroni, Mariangela Dosi
regia : Mariangela Dosi
collaborazione drammaturgia : Rossana Iotti
Ricordando Lilith -la prima
donna,resa strega da una coscienza scissa che demonizza ciò che,
pur presente in essa, ha paura di affrontare- si è sentita l'esigenza
di recuperare l'unità originaria : ascoltare la voce dell'inconscio
prima che diventi un incubo. Cercare la saldatura delle polarità,
riequilibrando i due mondi, conscio ed inconscio : il mondo onirico, ancestrale,
istintivo, fisico, femminile e quello lucido, razionale, operativo, maschile.
E' un cerchio che si chiude.
E' la ricerca di una parte fondativa della nostra psiche, il corpo e l'eros
che anticamente hanno governato le nostre azioni di donne, le nostre danze
, le nostre parole oracolari e che il tempo della tecnica e dell'artificiale
rischia di esiliare.
Si intende il teatro come un cerchio in cui ci si raccoglie, come intorno
a un fuoco, per fare domande e cercare risposte.
O-scena è una favola i cui personaggi sono i movimenti interiori
che animano la nostra psiche e la nostra vita.
Ferita è una giovane donna che assiste al nascere di un profondo
malessere che non si sa da dove provenga. Il dolore la rende cieca, incapace
di distinguere e di capire ciò che accade. Ci si appella a un generico
dio, ai morti, alla forza vitale e creativa, infine a Dioniso perché
sorga dal ventre a ravvivare la vita. Dioniso - dio del teatro, della danza
in cerchio, invocato e seguito dalle donne, è un personaggio androgino
che in sé porta gli opposti- permette la messa in scena di avvenimenti
molto intimi. Egli apre le tre porte del cerchio-casa da cui possono entrare
energie distruttive o consolatrici o incoraggianti. Ogni energia si manifesta
con dei personaggi : Giudice, Madre, Leggerezza, Rabbia in rivolta, Oblio,
Estetica, Maga Paranoia, Vecchio Albero di Sapienza, Uccellino di fragilità,
Cuore, Vittima del campo, Principe…………….
Ferita incontra questi personaggi che le parlano portando qualcosa di necessario
alla sua crescita, aiutandola a costruire una maggiore consapevolezza di
sè per sposare infine tutte le parti che la compongono, nella promessa
felice di onorarle tutte, buone o cattive che siano.
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SCHEDA TECNICA
Lo spazio di azione per questo spettacolo è circolare.
Gli spettatori, in numero di 50 per rappresentazione, sono seduti
in cerchio, come in un antico rituale o nei tradizionale racconti
sull'aia.
Le attrici agiscono su una pedana di legno di diametro
3,80 m.
Lo spazio di lavoro deve essere almeno 8m x 8m, totalmente oscurabile.
IMPIANTO ILLUMINOTECNICO
12 proiettori da 1000 watt
mixer a sei canali
dimmer e cavi
IMPIANTO FONICO
Impianto munito di lettore cd, amplificatore e casse
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per informazioni:
Francesca Pompeo
viale Mameli, 139 - Livorno -tel. 0368 7436777
teatrodelmontevaso@montevaso.it

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