Parlano di noi |
L’avventura del Teatro del Montevaso è partita nel 1994. Da allora molte persone sono passate, molte sono tornate, alcune si sono fermate.
Ho chiesto ad alcuni dei tanti che sono passati di scrivere qualcosa sul Montevaso.
Ecco cosa ne è uscito…per ora…
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“Tante porte vanno aprendosi e chiudendosi così come piace al vento, eterno giocoliere del mutamento. Altre restano sempre spalancate, non perché trascurata dai suoi soffi, ma perché al vento piace anche divenire suoni, visioni, gesti, parole e pensieri, che vogliono fluire senza limiti e ostacoli. Al Teatro del Montevaso ho attraversato negli anni molte “porte aperte” veri spiriti protettori di questo luogo di bellezza, riconoscendo e ricordando un po’ alla volta di come nelle “nostre creazioni” ed esperienze, soffi sempre quella generosa presenza che ne è la vera origine e che mai smette di sostenerci e di stupirci. Grazie a voi tutti!”
Giò Fronti, Maestro Hara Yoga |
“I miss Montevaso,
a place of family spirit, and open new professional way of life, spiritual and natural healthy life.... ecological climate
with vegetable garden, big centenaries twin platane tree is a great master, ecologic ancestors ...;
icary them always in mind with Montevaso memories, tender grand and cool ....
all the best to you all dear MONTEVASO”
Tapa Sudana
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"In un mare di boschi, e di pace, e di cose buone, conobbi il
Montevaso in un'aurora teatrale. L'anno dopo la sala prove di legno,
vetro e buon profumo di lavoro, sperimentai la sala prove, la gran
bella sala che stava ai piedi di quest'idea.
Se non fosse per il mare di alberi, si potrebbe dire d'essere al mare.
In un mare di teatro. Ma c'è un Monte, e c'è il Vas delle cose ancora
utili che si possono fare. Auguri sempre al teatro del Montevaso! E a
'metasannos'! Bruno Venturi, da 'La nuova Complesso Camerata',
Sardegna |
"IL TEATRO DEL MONTEVASO (Arianna Lombardi Yoga&PilatestudioMontenero)
E' da alcuni anni che sento parlare del Montevaso.
Mi ha sempre incuriosito questo nome, ma mai la mia curiosità mi ha spinto a fare ricerche per comprenderne il significato (semmai ci fosse), un po' come se avessi paura di togliere fascino al posto.
Quindi ho dato una mia interpretazione personale che a me piace molto e che voglio sia questa!
Come fa un monte ad essere anche un vaso?
Il monte è convesso, il vaso è concavo........ allora è un monte contenitore!!!!
Ora ci sono!
Il Montevaso contiene un'energia preziosa che è il "Teatro del Montevaso"!
L'energia che ho trovato al Teatro è sottile, quasi si presenta in punta di piedi......è il fascino nascosto nella villa ottocentesca, dove al suo interno riecheggiano vite passate, la natura incontaminata e selvaggia, che ci allontana dal frastuono della città ed ovviamente l'anima di Montevaso, un po' come il vaso di Pandora dove sul suo fondo c'è la speranza, che è anche una qualità femminile, che ritrovo in Francesca, nella sua essenza di entusiasmo e determinazione, nel credere pienamente in ciò che fa, una instancabile ricercatrice!
Sono stati giorni bellissimi quelli trascorsi al Teatro di Montevaso ed ho compreso che non ci sono spiegazioni per l'astratto nome di questo luogo, ma solamente la percezione della bellissima energia contenuta nel teatro, che sicuramente voglio rivivere!
Vi ringrazio per la bellissima esperienza ed un abbraccio affettuoso da parte mia, da Felice e dal gruppo a degli esseri speciali come Francesca, Enrico ed il mitico Rocco! A prestissimo,
Arianna Lombardi |
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La maggior parte delle foto (tutte quelle belle) è di Mattia Bonucci.
La foto delle falci è di Emilio Grollero.
Le altre foto sono di Anna Coroni, Tapa Sudana, Cristina Maruccia, Francesca Pompeo e di altri passanti che le hanno lasciate. |
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